Il terremoto in Emilia Romagna del 2012. La Nostra Storia Parte II

Maggio 2012: una ferita profonda nel cuore dell’Emilia Romagna.

Le scosse del 20 e 29 maggio devastarono le province di Reggio Emilia, Modena, Ferrara e Bologna, lasciando un segno sul tessuto sociale ed economico del territorio

Dieci anni dopo, l’Emilia Romagna risorge con forza e tenacia. La ricostruzione ha raggiunto il 95%, restituendo speranza e futuro al territorio:

  • 500 abitazioni sono state rimesse in piedi, permettendo a 27.000 persone di rientrare nelle proprie case.
  • 570 scuole, ricostruite o ristrutturate, garantendo un ambiente sicuro per l’istruzione.
  • Oltre 1.000 interventi di riqualificazione per rivitalizzare i centri storici, preservando il prezioso patrimonio culturale.
  • 11.000 imprese hanno messo in sicurezza i propri stabili, rafforzando il tessuto produttivo locale.

Nonostante i traguardi raggiunti, la strada per la completa rinascita è ancora lunga.

L’Emilia Romagna, però, ha dimostrato un’ammirevole capacità di resilienza, diventando un esempio di tenacia e coesione per l’Italia intera.

Il terremoto del 2012 ha inferto un duro colpo all’economia nazionale.

Il settore agroalimentare, in particolare la produzione del rinomato Parmigiano Reggiano, ha subito danni ingenti.

Ma la tenacia degli emiliani non si è piegata.

Con un forte spirito di rivalsa, hanno avviato un processo di ricostruzione e riqualificazione che ha permesso al Parmigiano Reggiano di rinascere più forte di prima. 

Questo è il secondo capitolo della nostra storia, un racconto di rinascita e speranza che testimonia la forza di un popolo unito.

I numeri del terremoto in Emilia Romagna

37 caseifici e oltre 600 allevamenti subirono ingenti danni, con 588.000 forme di formaggio che caddero dalle scaffalature, causando la perdita di 800.000 posti di stagionatura.

Tra queste, 144.000 forme non poterono neanche essere marchiate dal Consorzio.

Le immagini di questo patrimonio gastronomico a terra fecero il giro del mondo, testimoniando la gravità della calamità.

I danni economici ammontarono a oltre 110 milioni di euro.

Ma la risposta fu immediata e straordinaria.

Generosità e tenacia permisero di risollevarsi in tempi brevi.

Persone che avevano perso la propria casa si recarono spontaneamente nei caseifici per aiutare a recuperare le forme cadute.

Un casaro arrivò persino a dormire in macchina pur di continuare a lavorare e non sprecare il latte.

Il recupero del Parmigiano-Reggiano e Grana Padano divenne un simbolo della rinascita emiliana, dimostrando lo spirito caparbio e la tenacia della sua gente.

Il terremoto in Emilia Romagna

La nostra risposta è stata immediata

Anche noi di ING. Ferretti, con alle spalle 39 anni di attività senza flessioni produttive o commerciali, non siamo rimasti immuni alle conseguenze del terremoto.

Le parole del nostro fondatore, Renato Ferretti, colsero perfettamente la gravità del momento: “Il sisma che ha colpito i caseifici e i magazzini di Parmigiano Reggiano e Grana Padano è stato il momento più duro, soprattutto a livello emotivo.”

La nostra risposta è stata immediata: raddoppiare gli sforzi per aiutare concretamente persone e clienti con cui collaboravamo da anni.

Subito dopo il sisma, abbiamo avviato una stretta collaborazione con ROSSS per la rapida ricostruzione dei magazzini distrutti.

I terremoti, eventi imprevedibili per loro natura, rendono la prevenzione l’unica arma possibile.

In questo campo, ROSSS eccelle da quasi trent’anni: nel 1996 ha installato i primi impianti antisismici a Bologna, seguiti da altri in Umbria l’anno successivo.

Da allora, l’azienda ha conosciuto un progresso costante, investendo in ricerca e sviluppo per realizzare impianti sempre più sicuri.

Nel maggio del 2006, ROSSS ha testato i propri prodotti presso il laboratorio di Ingegneria Sismica del Politecnico di Atene, ottenendo brillanti risultati e brevettando il primo piedino antisismico italiano.

Dopo anni di proficua collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Civile ed Ambientale dell’Università degli Studi di Firenze, ROSSS ha compiuto un vero e proprio miracolo: ha consegnato i primi magazzini antisismici per l’industria casearia in soli tre mesi, nella prima settimana di settembre del 2012.

Questa storia di successo ha portato alla creazione della scalera Tree Cheese, progettata per lo stoccaggio di Parmigiano Reggiano, Grana Padano e Trentingrana.

Si tratta di una struttura completamente bullonata e priva di saldature, caratterizzata da un’elasticità controllata per assorbire in modo sicuro le sollecitazioni sismiche.

La nostra collaborazione con ROSSS, unita al coraggio e alla determinazione degli imprenditori caseari dell’Emilia-Romagna e della Lombardia, ha dimostrato che è possibile risorgere anche dalle situazioni più difficili.

Il terremoto in Emilia Romagna
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