Il Trentingrana, definito “formaggio ribelle” per i suoi metodi di produzione in una terra affascinante ma impegnativa come il Trentino, sorprende ancora una volta nel suo processo di stagionatura.
Questo formaggio viene infatti custodito in suggestive celle ipogee, scavate nella roccia dolomia a ben 200 metri di profondità.
Una scelta all’avanguardia improntata al rispetto per l’ambiente, al benessere della montagna ed al risparmio delle risorse energetiche.
Stagionatura del Trentingrana in grotta di dolomia: un connubio tra tradizione e innovazione
Il Trentingrana, formaggio DOP simbolo del Trentino, si distingue ancora una volta per la sua eccellenza e innovazione.
È infatti il primo formaggio a pasta dura di grandi dimensioni ad avviare un progetto di stagionatura in grotte di dolomia, sfruttando le caratteristiche uniche di questo ambiente naturale per esaltare le sue qualità organolettiche.
Un progetto sostenibile nel cuore della montagna
Nato nel cuore della Miniera San Romedio ad aprile 2022, il progetto prevede di stagionare circa 30.000 forme di Trentingrana entro il 2025 in ambiente ipogeo.
La miniera di dolomia del Gruppo Miniera San Romedio si trova nel territorio del Comune di Predaia, in Val di Non.
Si estende per oltre 80 ettari e vanta una fitta rete di gallerie e cunicoli scavati per l’attività estrattiva della roccia dolomia pura.
Le gallerie scavate prendono forma in sinergia con altre realtà del territorio per predisporre i vuoti minerari allo stoccaggio e conservazione di prodotti, offrendo una seconda vita agli spazi in ipogeo in un’ottica di rigenerazione dell’esistente, ma anche di preservazione del territorio di superficie. Nella Miniera San Romedio sono infatti conservate, oltre al Trentingrana, le mele Melinda e gli spumanti Altemasi Trentodoc.
Qui le forme stagionano su scalere antisismiche, mentre un sistema automatizzato all’interno della cava ipogea si occupa di rigirare e spazzolare regolarmente le forme durante la stagionatura.
Le cave di dolomia, infatti, fungono da isolante naturale, garantendo una temperatura costante di circa 12 gradi durante tutto l’anno.
Questo fattore, oltre a garantire un risparmio energetico significativo rispetto ai tradizionali magazzini di stagionatura, permette di ottenere un prodotto finale di altissima qualità.
Vantaggi che vanno oltre il gusto
La scelta di stagionare il Trentingrana in grotta non solo apporta benefici al prodotto in sé, ma si inserisce anche in un’ottica di economia circolare e di valorizzazione del territorio.
- Risparmio del suolo: Evitando la costruzione di nuovi magazzini di superficie, si contribuisce a preservare il prezioso territorio montano.
- Recupero di spazi inutilizzati: Le cave dismesse vengono riqualificate e assumono una nuova vita.
Il progetto di stagionatura del Trentingrana in grotta di dolomia rappresenta un connubio perfetto tra la tradizione casearia trentina e l’innovazione tecnologica.